Gabriele Toneguzzi

Young collection: my pavilion for antique and rare book at the 23rd International Book Fair in Turin

23rd International Book Fair in Turin

Umberto Eco and the philosopher Maurizio Ferraris with the semiologist Patrizia Violi, talk of “the delirium of listing”, the vortex of the cataloguing of what exists, with which humanity attempts to exorcise the damage of time and the limits of its own mnemonic abilities, but also of the need for oblivion. The meeting is entitled The future of memory.

In this photo, Umberto Eco and the culture secretary of state of the San Marino Republic Romeo Morri, outside my pavilion: the Young ‘cube’, a black cube so named because totally black inside and with a dim light lamps that light ONLY the books exposed.

In 2010 the Library of the University di San Marino showed at the International Book Fair in Turin, Italy, the most precious volumes from the Young collection, the richest collection of opuses on memory and mnemotechnics in the world. The Young Collection is conserved in San Marino. It includes books from the XV to the XIX century as well as 11 incunabula, almost 2000 monographs from a posterior time, 2000 articles, 500 pieces of graphics and memorabilia, and other materials connected to memory and memorization.

Young_collection brochure

Umberto Eco and the secretary of state of the San Marino republic Romeo Morri outside the Young ‘cube’ collection

My project for the pavilion; the Young collection at the 23rd International Book Fair in Turin
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Published: gabriele toneguzzi scritti scelti 2006-2009

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This entry was written by gt, posted on 23 Febbraio 2010 at 13:45, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Didattica, Digital life, Ferrovie, Grafica, Industrial design, Multimedia, Musei, Paesaggio, Recensioni, Riviste, Storia, Tecnologia, Territorio, Tipografia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Cold War Modern Design 1945-70 The lost identity of an exhibition?

Nixon_Khrushchev_kitchen_debate

Nixon and Khrushchev into kitchen debate, American Expo, Moscow, 1959

La Guerra Fredda - Cold War. Arte e design in un mondo diviso. 1945-1970

Mart (Museum of Modern and Contemporary Art of Trento and Rovereto)

Rovereto, 28 March to 26 July 2009

(Cold War Modern. Design 1945-1970, Victoria & Albert Museum

London, 25 September 2008 to 11 January 2009)

review by Maddalena Dalla Mura and Gabriele Toneguzzi

After being on show at the Victoria and Albert Museum where it was originally produced, the exhibition Cold War Modern. Design 1945-1970 was hosted at the Museum of Modern and Contemporary Art of Trento and Rovereto, in Italy. Comparing the display in the two venues raises some considerations on how the content and meanings of the exhibition were developed.(1) (altro…)

This entry was written by gt, posted on 15 Settembre 2009 at 17:20, filed under Articoli/scritti, Industrial design, Musei, Riviste, Storia, Territorio. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Gli anni dello stile industriale 1948-1965. Immagine e politica culturale nella grande impresa italiana

Gli anni dello stile industriale, Carlo Vinti

L’odierna attitudine alla globalizzazione di per sé è un fenomeno tutt’altro che negativo, ma appare banalmente chiara la necessità di vigilare sugli effetti sfavorevoli indotti: per esempio, cercando di contrastare la naturale vocazione all’omologazione, per non dire addirittura della banalizzazione, evitando un appiattimento tendente alla soddisfazione di malintese masse informi egualitarie formate da puri consumatori. A rischiare, in questo stato di cose, è l’originalità, un’eccentricità sovente considerata come rischioso insieme di pericolose punte da smussare.

In passato, dal primo dopoguerra fino a circa la metà dei sessanta, l’approccio è stato diverso: da un lato i margini operativi aziendali, forse più elevati di quelli odierni, oltre al tipo di produzione inducevano le ditte a lanciarsi in strategie di comunicazione d’alto profilo intellettuale, sebben orientate al mercato, con meno patemi; dall’altro l’impresa industriale, per il tramite della propria dirigenza, riteneva di dover perseguire una politica culturale autonoma che determinava la sua propria immagine peculiare, se non addirittura uno stile.

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This entry was written by gt, posted on 4 Ottobre 2007 at 12:11, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Grafica, Industrial design, Recensioni, Storia, Tipografia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Concorso d’idee Rfi: « piccole stazioni ferroviarie »

Angiolo Mazzoni, stazione di Siena, 1931-33, pensilina
Angiolo Mazzoni, stazione di Siena, 1931-33, pensilina

Il 15 Febbraio 2007 s’è chiusa l’iscrizione al concorso d’idee « Piccole stazioni ferroviarie » bandito da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana – società che si occupa dell’infrastruttura all’interno del Gruppo Ferrovie dello Stato –).

La competizione è distinta in due sezioni: junior, riservata ai concorrenti con età fino a 39 anni e senior, per tutti gli altri. Dopo la consegna degli elaborati (15 marzo 2007), entro il mese di giugno 2007 pare sarà comunicato l’esito finale del concorso, che prevede un vincitore per ciascuna sezione. La documentazione disponibile, i moduli di concorso ed altre informazioni sono disponibili anche in in lingua inglese, a partire da questa pagina.

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This entry was written by gt, posted on 12 Marzo 2007 at 19:43, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Ferrovie, Recensioni, Riviste, Storia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Antonio Boggeri: commento; LVCI ed OMBRE, annuario della fotografia artistica italiana

Stefano Bricarelli, una rampa elicoidale alla Fiat (1929)
Stefano Bricarelli, una rampa elicoidale alla Fiat (1929)

Nell’interessante ed innovativo saggio che segue, ripreso da LVCI ed OMBRE – annuario della fotografia artistica italiana del 1929 –, Antonio Boggeri (che dopo pochi anni, nel 1933, aprirà il suo prodigioso studio di grafica) parla, fra l’altro, di « nuova estetica », « di spostamento del punto di vista dell’obiettivo ». E pure d’un rinnovato modo di vedere, d’un guardo indagatore che lascia travedere la « faccia segreta di questi elementi ».
Una delle due opere da egli considerate maggiormente importanti per la raccolta cui si riferisce il commento è quella molto suggestiva di Stefano Bricarelli riportata appena qui sopra. Si tratta di una rampa della fabbrica del Lingotto terminata pochi anni prima (1922) da Mattè Trucco definita, ad esempio, da Le Corbusier in Vers une architecture « certamente uno degli spettacoli più impressionanti forniti dal mondo dell’industria ».

Gabriele Toneguzzi

« La photographie est actuelle » C. De Santeul

Le diverse raccolte di « Luci ed Ombre » mostrano, a chi le voglia considerare nel loro organico insieme, lo sviluppo e i progressi della fotografia contemporanea in Italia. Esse sono come le tappe di un viaggio, con le sue soste e le sue riprese, di cui l’ultima rappresenta ogni volta la fine e lo scopo. Sotto questo aspetto dunque si potrebbe dire che l’odierna edizione comprenda e concluda tutte le precedenti, e come il suo principio ordinatore e critico procede dal passato, il suo commento prende la corsa dall’ultimo traguardo. (altro…)

This entry was written by gt, posted on 9 Febbraio 2007 at 12:06, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Fotografia, Grafica, Riviste, Storia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Francesco Mansutti e Gino Miozzo. Architetture per la gioventù


Casa del Balilla, Bolzano (1932-1933)

Da Ventimiglia alla perduta Zara: ecco un grappolo o, per meglio dire, un nutrito fascio d’eccellenti case Balilla, seminate nello spazio dell’Italia che fu, in sei anni appena. V’è da diventar curiosi, importandosi più a fondo dei facitori, i misconosciuti Francesco Mansutti & Gino Miozzo. Non a torto Marco Mulazzani, curatore del volume, se n’è interessato sin dalla tesi.

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Mitomacchina, Mart Rovereto

(Vai all’articolo redatto dopo il sopralluogo)

In attesa di elaborare prossimamente la recensione della mostra, ecco tre anaglifi (foto stereoscopiche) da guardare con gli occhialini rosso-ciano elaborati a partire da foto scattate alla belle meglio (con la camera del telefono, senza la necessaria attrezzatura specifica) l8 dicembre us in occasione del sopralluogo effettuato per il GdA con L+V.


Alfa 40-60 hp Ricotti aerodinamica, carrozzeria Castagna, 1914 cliccare per aggrandire

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This entry was written by gt, posted on 14 Dicembre 2006 at 02:43, filed under Articoli/scritti, Fotografia, Industrial design, Multimedia, Recensioni, Riviste, Storia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Charles Conrad: Considérations sur l’esthétique spatiale virtuelle


Spazio no. 7 1952-1953, p.21
(Cliccare: galleria di sette immagini)
Je me propose ici d’étudier certaines formes quant à leur rapport avec l’espace ambiant.

Une colonnade n’est pas uniquement un ensemble d’éléments verticaux dressés suivant des lois formelles et techniques; elle, régit également l’espace contenu entre ces éléments et engendre autour d’elle certains effets esthétiques dans l’atmosphère ambiante. Dans le temple de Poséidon, à Paestum, l’espace est étreint souverainement entre ces vies verticales que Valéry a appelées: «radieuses égales». (altro…)

This entry was written by gt, posted on 6 Dicembre 2006 at 18:23, filed under Architettura, Biblioteca, Grafica, Riviste, Storia, Tipografia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

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