Gabriele Toneguzzi

London Design Festival

London westlisting map

Cambiare aria fa bene. E Londra val bene una mossa. Stavolta per curiosare al Design Festival, in occasione del suo quinto compleanno. È una rassegna eclettica, un collante occasionale delle discipline creative che orbitano intorno alla scena del progetto. Il motivo maggiore d’interesse, al dilà dell’overdose d’opportunità per guardare questo o quello, di qualità o meno, è l’utile caccia di storie per capire da che parte tira il vento in questo non certo secondario crocevia del mondo. (altro…)

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Superluoghi, vedi alla voce

Supeluoghi, logo

Incessante catalizzatore e dispersore d’umani, il treno è superluogo molto poco considerato, in perenne divenire e mai uguale a se stesso. Un territorio mobile senza pari ove, oltre a viaggiare, è possibile lavorare, rilassarsi, pranzare, coricarsi, lavarsi. Insomma, vivere. E, diversamente da un bastimento, a stretto contatto ed in perenne immersione nelle estensioni attraversate. (altro…)

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Gli anni dello stile industriale 1948-1965. Immagine e politica culturale nella grande impresa italiana

Gli anni dello stile industriale, Carlo Vinti

L’odierna attitudine alla globalizzazione di per sé è un fenomeno tutt’altro che negativo, ma appare banalmente chiara la necessità di vigilare sugli effetti sfavorevoli indotti: per esempio, cercando di contrastare la naturale vocazione all’omologazione, per non dire addirittura della banalizzazione, evitando un appiattimento tendente alla soddisfazione di malintese masse informi egualitarie formate da puri consumatori. A rischiare, in questo stato di cose, è l’originalità, un’eccentricità sovente considerata come rischioso insieme di pericolose punte da smussare.

In passato, dal primo dopoguerra fino a circa la metà dei sessanta, l’approccio è stato diverso: da un lato i margini operativi aziendali, forse più elevati di quelli odierni, oltre al tipo di produzione inducevano le ditte a lanciarsi in strategie di comunicazione d’alto profilo intellettuale, sebben orientate al mercato, con meno patemi; dall’altro l’impresa industriale, per il tramite della propria dirigenza, riteneva di dover perseguire una politica culturale autonoma che determinava la sua propria immagine peculiare, se non addirittura uno stile.

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Autostrada pedemontana veneta: 90 km tra A4 e A27

tracciato pedemontana
Il tracciato dell’autostrada progettata sovrapposto al modello della pedemontana veneta con evidenziati gli agglomerati delle cittadine prospicienti Venezia (fonte: Il Piave)

Nell’agosto 2006, la Regione Veneto ha avviato le procedure di gara per aggiudicare i lavori di costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta, 90 km ufficialmente destinati al traffico locale, che lo Studio d’impatto ambientale della promotrice (Pedemontana Veneta Spa, partecipata al 38% da Autostrade Spa, dalla Brescia-Padova con il 37%, e per il restante da Autovie Venete e un gruppo di banche) fa entrare nel quinto corridoio europeo. (altro…)

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L’attraversamento Tav di Vicenza

Corridoio viario vicentino (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari) in direzione Milano: sullo sfondo i fori delle prime quattro gallerie di attraversamento dei Berici (secondo il primo progetto, a sx del tratto, dovrebbe affiancarsi la nuova ferrovia Av)
Nell’immagine: corridoio viario vicentino (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari) preso dal mezzo in prossimità dello scavalco della strada che porta verso la riviera berica, visto in direzione Milano; sullo sfondo i fori delle prime quattro gallerie di attraversamento dei Berici (secondo il primo progetto, a sx del tratto, dovrebbe affiancarsi la nuova ferrovia Av con un ulteriore galleria)

Nel tripudio di nulla osta decisi dal Cipe durante la seduta del 22 marzo 2006 s’è deciso pure che la nuova linea Tav Milano-Venezia fermerà anche nella stazione di Vicenza.

Il progetto iniziale di Rfi ipotizzava la resezione dell’antica ansa disegnata dall’Imperial Regia privilegiata strada ferrata Ferdinandea risalente al 1846-49, pensata all’epoca asburgica per avvicinare la stazione al centro città. Tempo fa, onde rettificare il tracciato della costruenda ferrovia AV s’era immaginato l’affiancamento del nuovo percorso allo smisurato corridoio viario (sette corsie per ciascun senso di marcia, doppio spartitraffico e franchi vari per rilevati etc) costituito dall’autostrada sommata alla tangenziale. L’infrastruttura avrebbe dovuto bucare le ultime propaggini dei colli Berici con un lungo tunnel che si sarebbe sommato ad altre otto brevi gallerie contermini, proseguendo con la costruzione d’un’eventuale fermata decentrata. (altro…)

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Storia, studi, visioni dell’interaction design

Un esempio di processo per l’ipotesi di sviluppo di un dispositivo tattile
Un esempio di processo per l’ipotesi di sviluppo di un dispositivo tattile

Capita quasi giornalmente a tutti noi di battagliare, sovente senza successo, con qualcuno della miriade degli oramai irrinunciabili dispositivi che costellano la nostra esistenza. Operazioni banali sul nostro cellulare o l’impostazione di qualche funzione in un televisore esigono a volte impegno e attenzioni degne di miglior causa. Quelli che dovrebbero essere atti quasi inconsapevoli si mutano cosí in cervellotici e irritanti percorsi a ostacoli nel tentativo di trovare una chiave di funzionamento. E se l’acquisto di un prodotto passa senz’altro attraverso un esame generalmente approfondito relativo al suo aspetto esteriore, molto più difficilmente sono valutate, o addirittura nemmeno prese in considerazione, le sue fondamentali caratteristiche interattive. (altro…)

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Cogenerazione distribuita a idrogeno: celle a combustibile per coprire i fabbisogni termici ed elettrici degli edifici

Cogeneratore Sidera 30
Schema di funzionamento del cogeneratore Sidera 30, sviluppato da Ici caldaie

Il rapido e incessante progresso delle tecnologie legate all’idrogeno, in particolare negli studi sulle celle a combustibile, lascia travedere all’orizzonte più prossimo soluzioni operative dal limitato impatto ambientale.

In quest’ambito si colloca la ricerca della Ici caldaie, volta allo sviluppo di un prodotto che s’approccia in modo innovativo alle necessità d’approvvigionamento dell’energia d’un edificio. Si tratta del progetto d’un cogeneratore (Sidera 30) non più grande d’una piccola armadiatura che, a differenza dei modelli ora in commercio, è privo dell’usuale motore endotermico. Al posto di quest’ultimo è presente una batteria di celle a combustibile entro cui l’energia chimica è trasformata in elettricità, generando, senza combustione, calore che è recuperato attraverso appositi scambiatori. (altro…)

This entry was written by gt, posted on 4 Luglio 2007 at 00:18, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Tecnologia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

La nuova Domus di Flavio Albanese

Venice Link
Venice Link, maquette casello autostradale, Asa studio

Ci troviamo a Vicenza, sul ponte di comando di Asa, Albanese Studio Architettura: un vasto spazio aperto sospeso sulle anse del fiume Bacchiglione nella sala macchine d’una ex tipografia sita nel centro storico della città: grandi tavoli accolgono schizzi, maquettes dei progetti in corso ed una fitta sequenza di librerie. Qui incontriamo Flavio Albanese, nuovo direttore di Domus, che ci racconta, fra molto altro, quella che considera una storia semplice, ovverosia la sua chiamata all’ambita direzione della rivista: (altro…)

This entry was written by gt, posted on 31 Maggio 2007 at 01:57, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Recensioni, Riviste. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Il Modo Italiano. Design e avanguardie artistiche in Italia nel XX secolo

Video di Gustav Hofer

Rovereto (TN). Altra mostra sul design italiano: altra celebrazione di glorie passate. Che son storia recente. In attesa dell’italico museo del design, pronto – non si sa perché – chissà quando, magari coi pezzi divenuti nel frattempo fossili, ecco aggirarsi nelle sale, per l’ennesima volta, i soliti noti. Una processione di Castiglioni, Colombo, Mari, Pesce, Sottsass, Zanuso, etc., preceduti dagli Albini, Baldessari, Figini&Pollini, Ponti, Terragni, con un’interessante variante: la compagnia di qualche artista coevo. Un viatico, quest’ultimo, indispensabile e purtroppo assente appena un piano più sopra, nel contemporaneo e più grande allestimento riservato a ‘Mitomacchina’. Questa mostra, frutto di una coproduzione del Mart congiunto al Musée des Beaux Arts de Montréal, è stata costì ospitata come pure al Royal Royal Ontario Museum di Toronto, approdando ora a Rovereto, ultima tappa. (altro…)

This entry was written by gt, posted on 4 Maggio 2007 at 16:40, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Industrial design, Recensioni, Riviste. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

One Laptop per Child (Olpc)

Green and white e-book One Laptop per Child (Olpc)
One Laptop per Child (Olpc)

Che ne direste se, per circa 80€, qualcuno vi proponesse un laptop dalla concezione radicalmente innovativa e per giunta ben disegnato? Ebbene, per quanto inverosimile possa sembrare, quest’utopia si stia concretando con le prime consegne, effettuate a partire dal termine del mese appena trascorso. Olpc, One Laptop Per Child: ecco il nome del progetto partorito sotto la direzione di Nicholas Negroponte all’interno del Massachusetts Institute of Technology.

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This entry was written by gt, posted on 14 Aprile 2007 at 09:02, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Digital life, Industrial design, Recensioni, Riviste. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

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