Gabriele Toneguzzi

One Laptop per Child (Olpc)

Green and white e-book One Laptop per Child (Olpc)
One Laptop per Child (Olpc)

Che ne direste se, per circa 80€, qualcuno vi proponesse un laptop dalla concezione radicalmente innovativa e per giunta ben disegnato? Ebbene, per quanto inverosimile possa sembrare, quest’utopia si stia concretando con le prime consegne, effettuate a partire dal termine del mese appena trascorso. Olpc, One Laptop Per Child: ecco il nome del progetto partorito sotto la direzione di Nicholas Negroponte all’interno del Massachusetts Institute of Technology.

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L’urbanistica estromessa: il progetto della base Usa nell’aeroporto Dal Molin di Vicenza

Nuova base Usa di Vicenza: rendering edifici del quartiere generale di battaglione; cortesia  vagapuntoinfo.wordpress.com

Nuova base Usa di Vicenza: rendering edifici del quartier generale di battaglione; cortesia vagapuntoinfo

I fatti e i numeri sono questi: con la decisione bulgara del 16 gennaio, il governo ha dato l’assenso all’ampliamento e alla trasformazione dell’aeroporto Dal Molin (sembra che, tra l’altro, verrà dismesso dalle sue funzioni civili dal gennaio 2008) in struttura militare americana, a servizio della 173ma brigade Airborne (la più temibile forza di attacco Usa attualmente operativa), ora divisa tra alcune basi tedesche (che verranno smantellate), Aviano (in provincia di Pordenone) e la locale caserma Ederle. (altro…)

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Concorso d’idee Rfi: « piccole stazioni ferroviarie »

Angiolo Mazzoni, stazione di Siena, 1931-33, pensilina
Angiolo Mazzoni, stazione di Siena, 1931-33, pensilina

Il 15 Febbraio 2007 s’è chiusa l’iscrizione al concorso d’idee « Piccole stazioni ferroviarie » bandito da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana – società che si occupa dell’infrastruttura all’interno del Gruppo Ferrovie dello Stato –).

La competizione è distinta in due sezioni: junior, riservata ai concorrenti con età fino a 39 anni e senior, per tutti gli altri. Dopo la consegna degli elaborati (15 marzo 2007), entro il mese di giugno 2007 pare sarà comunicato l’esito finale del concorso, che prevede un vincitore per ciascuna sezione. La documentazione disponibile, i moduli di concorso ed altre informazioni sono disponibili anche in in lingua inglese, a partire da questa pagina.

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Antonio Boggeri: commento; LVCI ed OMBRE, annuario della fotografia artistica italiana

Stefano Bricarelli, una rampa elicoidale alla Fiat (1929)
Stefano Bricarelli, una rampa elicoidale alla Fiat (1929)

Nell’interessante ed innovativo saggio che segue, ripreso da LVCI ed OMBRE – annuario della fotografia artistica italiana del 1929 –, Antonio Boggeri (che dopo pochi anni, nel 1933, aprirà il suo prodigioso studio di grafica) parla, fra l’altro, di « nuova estetica », « di spostamento del punto di vista dell’obiettivo ». E pure d’un rinnovato modo di vedere, d’un guardo indagatore che lascia travedere la « faccia segreta di questi elementi ».
Una delle due opere da egli considerate maggiormente importanti per la raccolta cui si riferisce il commento è quella molto suggestiva di Stefano Bricarelli riportata appena qui sopra. Si tratta di una rampa della fabbrica del Lingotto terminata pochi anni prima (1922) da Mattè Trucco definita, ad esempio, da Le Corbusier in Vers une architecture « certamente uno degli spettacoli più impressionanti forniti dal mondo dell’industria ».

Gabriele Toneguzzi

« La photographie est actuelle » C. De Santeul

Le diverse raccolte di « Luci ed Ombre » mostrano, a chi le voglia considerare nel loro organico insieme, lo sviluppo e i progressi della fotografia contemporanea in Italia. Esse sono come le tappe di un viaggio, con le sue soste e le sue riprese, di cui l’ultima rappresenta ogni volta la fine e lo scopo. Sotto questo aspetto dunque si potrebbe dire che l’odierna edizione comprenda e concluda tutte le precedenti, e come il suo principio ordinatore e critico procede dal passato, il suo commento prende la corsa dall’ultimo traguardo. (altro…)

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Ceci n’est pas une exposition

Battista – Pinin – Farina con il figlio Sergio ed Harlow H. Curtice Presidente della General Motors Corp.
Battista “Pinin” Farina con il figlio Sergio ed Harlow H. Curtice, presidente della General Motors Corp.

Autosalone Mart
« Mitomacchina » celebra le automobili come prodotti di contemplazione estetica a discapito della comprensione critica del fenomeno

ROVERETO (TRENTO). Il « pianeta Mart » si appresta a narrare l’epopea di un altro mito. Dopo aver celebrato quello dedicato alla Montagna (102.000 visitatori nel 2003-2004) ora è la volta dell’automobile, rivoluzionario prodotto industriale del Novecento e incontrastato oggetto del desiderio dal forte richiamo estetico.

Accattivante nel titolo e nel tema, l’esposizione sembra rivolgersi al grande pubblico e, nei dichiarati intenti, dovrebbe accostare la scientificità di un progetto di ricerca alla contaminazione di ambiti diversi. Tuttavia, invece d’indagare nel dettaglio le implicazioni tecniche, sociali, economiche, ambientali legate al microcosmo dell’auto, i curatori (tra cui studiosi come Maldonado e designer direttamente « interessati » come Pininfarina e Giugiaro) di fatto sembrano puntare all’estetizzazione degli oggetti selezionati, esaltandone il valore iconico e privilegiando la mera contemplazione estatica rispetto alla comprensione. (altro…)

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2000-2006. Neue Architektur in Südtirol | Architetture recenti in Alto Adige | New Architecture in South Tyrol


Kunst Meran, interno (Der rote Sessel, foto di Daniela Edenhauser)

MERANO. Torno dalla visita della mostra « Architetture recenti in Alto Adige », in corso a Merano sino al 17 Aprile 2006, sinceramente impressionato oltre le aspettative. Seguo da anni gli accadimenti architettonici in provincia di Bolzano e tuttavia non immaginavo fosse possibile selezionare 48 opere di tale qualità (a partire da ben 400 segnalazioni), realizzate esclusivamente nel XXI secolo, in un territorio limitato, generalmente esterno e marginale. Non è cosa da poco. Potrebbe bastare una rapida occhiata al catalogo trilingue, edito per l’occasione da Springer Verlag a cura di Bettina Schlorhaufer, ma suggerisco, a chi avrà tempo e voglia, di vedere di persona ricavando il proprio itinerario dalle indicazioni riportate in calce al libro.

L’Alto Adige o, per meglio dire, il Sud Tirolo, è terra sconosciuta non solamente alla più parte d’Italia che, a malapena, sa dell’esistenza del bilinguismo: in realtà le parlate, in provincia di Bolzano, sono ben tre e già questo, da solo, è un inequivocabile segnale di complessità. Nel meticciato – visto altrove con preoccupazione – si nasconde la ricchezza sottile dell’ibridazione, che sta fiorendo lentamente dal dopoguerra da quando, sulla base degli accordi De Gasperi-Gruber, è stata riconosciuta a questa zona un’ampia autonomia. Fra i molti problemi generati dalla diversità agisce da collante il benessere diffuso grazie soprattutto alla gestione esemplare della res publica. Su questo substrato si fonda l’essere-del-luogo, ovvero la non comune tendenza a lavorare al meglio per un obiettivo condiviso: il proprio territorio. Anche il turismo, risorsa non secondaria, è visto in modo raramente critico, e le contrade difficilmente vengono prostitute in nome del profitto. Tale atteggiamento preserva indubbiamente il paesaggio, letteralmente manutenuto anche grazie al sacrificio, in parte riconosciuto economicamente, dei contadini abitanti i masi alpini.

Tutto questo implica comportamenti attivi anche in architettura. Significativo e non a caso assurto a vessillo del catalogo, è l’esempio di Sankt Jakob/San Giacomo, paese della valle Aurina, all’estremo Nord della penisola. Qui si è costruito l’edificio polifunzionale am Bühel, opera dei promettenti Mutschlechner & Mahlknecht. Le sue forme contemporanee, che si distaccano nettamente dallo stile Heimat, hanno ricevuto il consenso della microscopica comunità, mentre hanno suscitato, al contrario, le rimostranze dei turisti che, in nome d’una malcompresa integrità locale, difendono la loro veneranda icona d’una immutabile Heidiland.

Queste generose aperture verso il nuovo sembrano essere uno dei caratteri distintivi di codesto laboratorio dove, nonostante l’innovazione, non manca nemmeno la tutela. Si vincola addirittura la ferrovia della Val Venosta, in toto, che però viene ibridata con innesti di intelligenti costruzioni contemporanee, su progetto di Walter Dietl. Nel campo del restauro e del riuso di fabbricati storici si interviene egregiamente, come Peter Plattner a Casa Ammon, in piazza municipio a Bolzano, o Georg Klotzner & Hans Höller, nell’edificio del Kunst Meran che sta ospitando la mostra o nell’accorto e raffinato ampliamento della chiesa di Laives.

Tra molte nuove costruzioni, si edificano anche interessanti case ecologiche, singolari per le loro caratteristiche, oltre che ben architettate: in una di esse, a oltre 1000 m di quota, con 4.500 gradigiorno di fabbisogno, il riscaldamento è spento a gennaio.

La maggior parte di questi professionisti, di lingua tedesca od italiana, si è formata in prevalenza tra Innsbruck e Vienna. Qualcuno, come il quotato Werner Tscholl, ha studiato a Firenze. Oppure a Venezia.

Ci sarebbe ancora molto da aggiungere e segnalare. Probabilmente, nei prossimi mesi, varie riviste ne daranno conto. Quello che però va detto, a scanso d’equivoci, è che questa fioritura non appare casualmente. Nasce da una vasta riflessione culturale comune iniziata già molto tempo addietro, che è maturata e sta dando frutti. Il piccolo ordine locale oltre ad editare Turrisbabel, una notevole e corposa rivista, da parecchi anni si è impegnato con costanza a sostenere iniziative di assoluto rilievo, scarsamente conosciute fuori provincia. Esse hanno avuto come protagonisti parecchi dei più interessanti nomi dell’architettura internazionale.

Pensate ed aperte con e ad altri ambiti artistici hanno generato delle successive collaborazioni (evidenti nel costruito) e variamente coinvolto pure la cittadinanza. Anche la politica ha fatto la propria parte: piccolo esempio, qualora sia indetto un concorso, usualmente al vincitore è affidato l’incarico.

Al Kunst Meran, cosí come girovagando, potrete cogliere questo e altro.

Gabriele Toneguzzi

 

Articolo apparso su Il Giornale dell’Architettura, marzo 2006

 

Catalogo mostra

« 2000-2006. Neue Architektur in Südtirol | Architetture recenti in Alto Adige | New Architecture in South Tyrol » a cura di Bettina Schlorhaufer, con Kunst Meran e Südtiroler Künstlerbund

Kunst Meran/Merano Arte, fino al 17 aprile 2006.

Catalogo Springer Verlag, Wien-New York, con testi di Bettina Schlorhaufer, Joseph Grima, Roman Hollenstein e Walter Zschokke

This entry was written by gt, posted on 29 Gennaio 2007 at 07:37, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Paesaggio, Recensioni, Riviste, Territorio. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Francesco Mansutti e Gino Miozzo. Architetture per la gioventù


Casa del Balilla, Bolzano (1932-1933)

Da Ventimiglia alla perduta Zara: ecco un grappolo o, per meglio dire, un nutrito fascio d’eccellenti case Balilla, seminate nello spazio dell’Italia che fu, in sei anni appena. V’è da diventar curiosi, importandosi più a fondo dei facitori, i misconosciuti Francesco Mansutti & Gino Miozzo. Non a torto Marco Mulazzani, curatore del volume, se n’è interessato sin dalla tesi.

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This entry was written by gt, posted on 23 Gennaio 2007 at 19:29, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Recensioni, Riviste, Storia. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

25 anni a « très grande vitesse »

Geografia francese ridisegnata secondo il Tgv
La geografia del territorio francese ridisegnata dopo l’entrata in servizio del Tgv Méditerranée

Le prime prove sono cominciate il 13 novembre 2006 e, salvo intoppi, il 10 giugno 2007, con un anno di ritardo, sarà attivata parte della nuova linea a Très grande vitesse (300 km/h) Parigi-Strasburgo, di circa 450 km. I costi preventivati per la sua realizzazione ammontavano nel 1992, relativamente all’infrastruttura, a circa 4 miliardi di Euro non attualizzati, mentre quelli per la costruzione del materiale rotabile si attestavano a circa 1 miliardo. Durante la progettazione è stato curato in modo particolare l’inserimento della nuova infrastruttura nel paesaggio attraversato. Sono stati predisposti numerosi corridoi ambientali destinati alla fauna e valutato approfonditamente l’equilibrio idraulico generale. Per i rinverdimenti s’è scelto l’esclusivo impianto di specie autoctone.

Fervono i preparativi intorno alle nuove tracce orarie già da tempo abbozzate; anche a una rapida scorsa, si possono apprezzare significativi tagli nei tempi di percorrenza a tracciato completo. Per esempio, da Parigi, verso Strasburgo, 2 ore e 20’ contro le 4 di oggi; in Italia per coprire una distanza di 90 km in più (Torino-Trieste) servono ora, nella migliore delle ipotesi, 6 ore e 35’. (altro…)

This entry was written by gt, posted on 15 Gennaio 2007 at 16:32, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Ferrovie, Industrial design, Paesaggio, Riviste, Territorio. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

La nuova tangenziale di Cortina d’Ampezzo


Cortina d’Ampezzo vista oggi dalla passeggiata convento (cliccare per aggrandire; cortesia Studio Terra)


Cortina d’Ampezzo vista domani dalla passeggiata convento con lo svincolo Sud della Ss 51 costruito (Cliccare per aggrandire; cortesia Studio Terra)

Mala tempora currunt, si diceva: pure nei lontani istanti in cui la lira meritava l’oscar delle monete. Oggidì che di vacche grasse non v’è ombra, si spenderanno 441 mln di euro onde realizzare appena 11 km di tangenziale a Cortina d’Ampezzo: 40 mln/km, una cifra paragonabile a quella d’una linea ferroviaria ad alta velocità.

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This entry was written by gt, posted on 22 Dicembre 2006 at 09:57, filed under Articoli/scritti, Biblioteca, Paesaggio, Riviste, Territorio. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

Archicad release 10


Schermata di Archicad versione 10

Graphisoft ha recentemente messo in vendita la nuova versione di ArchiCAD (per la precedente, cfr. GdA n.25), software nato oltre vent’anni fa e giunto alla decima release. Si tratta di una revisione importante, uno dei rilasci più corposi il cui sviluppo s’è protratto, significativamente, per circa due anni e che ingloba molte nuove caratteristiche ed apprezzabili migliorie rispetto ai pacchetti precedenti. (altro…)

This entry was written by gt, posted on 16 Dicembre 2006 at 16:40, filed under Architettura, Articoli/scritti, Biblioteca, Digital life, Recensioni, Riviste. Leave a comment or view the discussion at the permalink.

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